Il verismo è un movimento artistico e letterario nato in Italia alla fine del XIX secolo, che si proponeva di rappresentare la realtà in maniera cruda e senza filtri, senza idealizzazioni o romanticismi. Il verismo si è sviluppato soprattutto nel campo della letteratura, del teatro e della musica.
Gli autori veristi cercavano di rappresentare la vita quotidiana delle classi sociali più basse, spesso focalizzandosi sulla miseria, la fatica, la violenza e le ingiustizie del periodo. Tra i principali esponenti del verismo letterario troviamo Giovanni Verga, autore de "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo", e Luigi Capuana, autore di "Il marchese di Roccaverdina".
Nel campo teatrale, il verismo si è manifestato con opere che ritraevano situazioni di forte drammaticità e intensità emotiva, come ad esempio le opere di Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo.
Il verismo ha avuto un impatto significativo sulle arti e sulla cultura dell'epoca, influenzando anche movimenti successivi come il naturalismo e il realismo.
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